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Percorsi di presa in carico alternativa alla residenzialità: l'educativa rafforzata
19 maggio – 10 novembre 2022

Istituto Vallauri- Aula Magna - Via San Michele, 68 - Fossano

 

Finalità/obiettivi del progetto formativo
Finalità dell'intervento formativo è aumentare il livello di competenze degli operatori coinvolti in merito alla progettazione e alla realizzazione di interventi domiciliari a sostegno/integrazione della genitorialità a favore di "nuclei famigliari fragili". Il concetto di educativa rinforzata si riferisce non solo al maggior numero di ore messe in campo ma al "rafforzamento" degli strumenti a disposizione degli operatori con l'obiettivo
di metterli in grado di gestire situazioni ad alta complessità.
Particolare attenzione sarà data all'indispensabile lavoro multidisciplinare e alla costruzione di interventi all'interno dei quali gli strumenti sociali, psicologici ed educativi possano integrarsi in modo armonico. Le competenze acquisite dovrebbero aumentare la possibilità che gli interventi a favore dei "nuclei fragili" possano avere come esito l'attivazione di un processo di collaborazione tra operatori e genitori evitando precoci drop-out, segnalazioni all'autorità giudiziaria, allontanamenti dei minori dal nucleo famigliare.

Principali contenuti
La proposta formativa farà riferimento al progetto sperimentale Draios realizzato all'interno dell'ASLCN1 negli anni 2020/2021 e che ha visto la nostra agenzia impegnata nella formazione e nella supervisione degli operatori coinvolti.
Alla base del progetto c'è il concetto di "genitorialità fragile" ovvero riferita a quei genitori che fanno fatica a rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei figli ed alle loro fatiche. Sono soggetti differenti dai "genitori pregiudizievoli" che portano gli operatori ad orientarsi verso interventi di tutela, così come sono differenti dai genitori in "difficoltà temporanea" che sono in grado di chiedere e accettare aiuti di tipo informale e professionale. Nella zona grigia della "fragilità genitoriale" rientrano moltissime situazioni e sono quelle che maggiormente creano difficoltà agli operatori che li seguono. Infatti i tentativi di aiuto da parte dei servizi e degli operatori coinvolti all'interno dei differenti progetti non sempre hanno
esiti positivi, anzi a volte producono degli inaspettati quanto deludenti circoli viziosi. Non solo gli interventi risultano poco efficaci ma spesso la relazione di aiuto si arresta, si producono delle contrapposizioni tra operatori e genitori, i genitori non si sentono aiutati, gli operatori sperimentano importanti vissuti di impotenza. Eppure appare evidente la presenza, sebbene limitata, di risorse in questi genitori. La domanda che dunque è necessario porsi è come possiamo attivarle queste risorse? Come possiamo mettere in campo delle modalità di intervento che permettano ai genitori di collaborare? Come possiamo attivare dei circoli virtuosi in cui la relazione di aiuto produca ricadute significative sui minori?

La risposta a queste domande la si può trovare aumentando la conoscenze sul "funzionamento" psicologico/relazionale dei genitori fragile e sul fisiologico evolversi di un processo di presa in carico nei loro confronti (caratterizzato da inevitabili momenti di crisi e rottura ma anche da possibili "riparazioni"). Nello stesso tempo è necessario mettere in campo alcuni "strumenti" specifici che possono diventare un àncora e
una bussola per gli operatori nell'attivare modalità collaborative tra chi vuole aiutare e chi ha bisogno di aiuto. Tra gli "strumenti" possiamo evidenziare: il contratto esplicito/implicito tra operatori e famiglia, la presa in carico "equilibrata ed ecologica" di ogni membro del nucleo, l'attenzione alle risorse presenti nei singoli e nel gruppo, il riconoscimento e la gestione delle emozioni "difficili" degli operatori, l'utilizzo di un
modello di supervisione incentrata sul sostegno e la valorizzazione degli operatori.


Programma degli incontri
Prima giornata: Risorse e nodi critici nel lavoro con i "nuclei/genitori fragili" 19/05/22 9.30-13 / 14-16.30
Si inquadrerà il tema del "sostegno ai nuclei/genitori fragili" e, partendo dalle esperienze pregresse dei partecipanti, si focalizzeranno i nodi critici negli interventi e le risorse che possono essere messe in campo per fronteggiarli. In tal modo si inizierà a delineare e condividere una "mappa" del problema ma anche delle soluzioni possibili (già a disposizione degli operatori).


Seconda giornata: Il funzionamento della genitorialità fragile 01/06/22 9.30-13 / 14-16.30
Le fragilità genitoriali verranno inquadrate come conseguenza di esperienze sfavorevoli infantili o esperienze traumatiche pregresse non elaborate che condizionano le persone adulte in differenti aree di funzionamento (tra cui la genitorialità). Tra le problematiche presenti anche quella del "deficit di fiducia" che influisce fortemente sulla possibilità di costruire relazioni di aiuto. Nelle situazioni più complesse inoltre il "tema dell'aiuto" e il "tema del pericolo" tendono a sovrapporsi nella mente dei genitori rendendo ulteriormente instabili gli interventi proposti a favore dei nuclei.


Terza giornata: Caratteristiche tipiche del processo di aiuto con i genitori fragili 21/09/22 9.30-13 / 14-16.30
Alla luce di quanto precedentemente proposto si metterà in evidenza come, inevitabilmente, le prese in carico dei "genitori fragili" si caratterizzano per un susseguirsi di "crisi e riparazioni" delle relazioni in campo. Peraltro i "momenti critici" nella presa in carico possono considerarsi dei test sull' "affidabilità" degli operatori che, se superati, rinforzano e rendono più solido il processo di aiuto avviato.


Quarta giornata: Strumenti operativi nella progettazione e nella gestione degli interventi 27/10/22 9.30-13 / 14-16.30
Si focalizzeranno alcuni dei principali strumenti metodologici che possono aiutare gli operatori nella conduzione dei percorsi di aggancio e cura dei nuclei fragili: il contratto formale e/o informale, la presa in carico "equilibrata ed ecologica", il lavoro focalizzato sulle risorse, la gestione delle "emozioni difficili". Si evidenzierà inoltre il valore clinico delle "reti di sostegno" a favore della genitorialità fragile sia in una dimensione di "protezione della relazione di aiuto" che in una dimensione di rinforzo dell'efficacia genitoriale.


Quinta giornata: Lavoro esemplificativo su "casi tipici" e bilancio del percorso realizzato 10/11/22 9.30-13 / 14-16.30
Nell'ultima giornata si favorirà un passaggio dalla teoria alla pratica lavorando su casi portati sia dai conduttori che dal gruppo. I partecipanti saranno inoltre stimolati ad evidenziare le competenze acquisite e spendibili sul campo ma anche le "domande di approfondimento" che il percorso ha attivato.

Metodologia
Il lavoro formativo vedrà l'alternarsi di presentazioni teoriche supportate da slides e parti più "esperienziali" attraverso la messa in campo di tecniche attivanti: lavori di gruppo, role-playing, utilizzo di metafore, sculture "famigliari", rappresentazioni grafiche.

Si lavorerà anche su "casi tipo" per favorire apprendimenti spendibili nel lavoro concreto. Particolare attenzione sarà data a valorizzare l'esperienza pregressa degli operatori e le competenze già presenti nel gruppo di lavoro. Tale passaggio è fondamentale per far vivere agli operatori un'esperienza di "rinforzo e sostegno" simile a quella che dovranno far vivere alle famiglie prese in carico (isomorfismo tra l'esperienza
formativa e l'esperienza di aiuto).