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Tra razionalizzazione terapeutica e palliazione metabolica: metodologia clinica per il diabetico anziano con fragilità.
12-13 aprile 2019 

Sede del Corso:

Centro Congressi VILLA OTTOBONI – PADOVA

 

RAZIONALE

I dati dell'Osservatorio ARNO diabete 2017 confermano che circa il 65% delle persone con diabete in Italia si colloca nella fascia di età pari o superiore ai 65 anni, con circa il 20% di età pari o superiore a 80 anni. La composizione della spesa per la cura del diabete è da imputare per circa il 50% ai ricoveri, per il 17% alla specialistica, per il 23% ai farmaci diversi dagli anti-iperglicemici; solo per il 7% è relativa ai farmaci anti- iperglicemici e per il 4% ai dispositivi per il monitoraggio glicemico e terapia insulinica. Dei pazienti in trattamento insulinico (circa il 26% del totale) la metà assume anche un farmaco non-insulinico, spesso in associazione ad uno schema con analogo lento e rapido. Gli stessi dati mostrano che circa il 38% dei pazienti con diabete assume sulfoniluree, da sole o associate ad altri ipoglicemizzanti: questa percentuale sale al 60% circa se consideriamo la popolazione degli ultra 80enni, in cui tali farmaci (che già di per sé presentano un elevato rischio di ipoglicemie) sono spesso associati ad insulina lenta e/o rapida, in assenza di indicazioni cliniche e, spesso, di razionale fisiopatologico. I pazienti anziani con diabete hanno un'aumentata frequenza di episodi di severa o fatale ipoglicemia, oltretutto meno avvertita per "hypoglycemia unawareness" dovuta a disfunzione cognitiva. L'ipoglicemia nell'anziano fragile correla con un maggior rischio di cadute, di decadimento cognitivo di rischio cardiovascolare. È fondamentale la massima personalizzazione della cura, dai target metabolici alla scelta dei farmaci. Il rischio di grave ipoglicemia, potenzialmente fatale, raddoppia nel grande anziano che assume farmaci per il diabete e politerapie (Doubova S 2007 - Rivi AA 2007). Quando tali pazienti sono istituzionalizzati, la gestione del diabete riconosce ulteriori complessità e criticità. La prevalenza del diabete mellito tra gli ospiti delle case di riposo è stimata, a livello internazionale, in percentuali variabili dal 7 al 27% . L'assistenza a questi pazienti dovrebbe garantire il massimo livello di qualità di vita e di benessere, evitando di sottoporre i pazienti a interventi medici e terapeutici non appropriati e/o superflui; assicurare un piano nutrizionale e dietetico bilanciato al fine di prevenire uno stato malnutritivo (in eccesso e in difetto); prevedere un piano di cura "individualizzato" per ogni ospite con il diabete e una sua revisione periodica; prevedere la presenza di semplici protocolli per la gestione delle ipo e delle iperglicemie; prevedere un adeguato piano formativo per il personale medico/infermieristico e di assistenza con verifiche preferibilmente annuali (ARNO, 2017; Sinclair A, 2011). La polifarmacoterapia, pressoché assoluta in questa fascia di pazienti (benché non sempre giustificata), complica notevolmente la gestione del diabete, aumentando il rischio di reazioni avverse e di interferenze farmacologiche; impattando inoltre sulla compliance al trattamento e gravando sui costi assistenziali. In conclusione, la gestione efficace del diabete nel paziente anziano con gradi variabili di fragilità deve tener conto di molti fattori, fra i quali: specificità fisiopatologiche, comorbidità, polifarmacoterapia, contesto sociale. In questo corso ci prefiggiamo di affrontare i 3 cardini, proposti per un corretto inquadramento clinico di questi pazienti (riduzione del rischio clinico, razionalizzazione e ricognizione farmacologica, presa in carico istituzionale). L'interazione fra le figure professionali mediche e non mediche a contatto con questi pazienti deve essere ottimizzata, in termini di specificità e valorizzazione delle specifiche competenze. Il corso si propone di approfondire la tematica della gestione del diabete nel paziente anziano con fragilità, fornendo strumenti clinici pratici per migliorare la gestione clinica di questa popolazione. Quale occasione di incontro fra diversi professionisti che si interfacciano con questi pazienti, il corso avrà una modalità strettamente interattiva e di condivisione. La fase conclusiva culminerà con la condivisione e l'applicazione di uno strumento clinico pratico, utile nell'identificazione dei soggetti diabetici anziani a maggior rischio clinico, sui quali adottare precocemente strategie terapeutiche volte all'individualizzazione dei target metabolici e cardiovascolari, passando per una razionalizzazione dei farmaci e dei presidi (quando opportuno) utilizzati per il management del diabete. Il tutto nella piena condivisione inter-professionale (Diabetologi, Geriatri, Medici di Medicina Generale) delle scelte cliniche operate.


PROGRAMMA

Venerdi 12 Aprile 2019

14.15 Registrazione partecipanti e apertura dei lavori

1° SESSIONE: Pillole di Epidemiologia e numeri alla mano: il diabetico anziano fragile (in-patient e out-patient) nell'ULSS Euganea.

14.30 Who's who – Il diabetico anziano con fragilità: obiettivi razionali e lezioni di vita reale.
15.00 Fenotipizzazione del paziente anziano con fragilità: "smart tools" per il Diabetologo
15.20 Prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria: ...se sì, come?
15.40 "Controllo glicemico meno stringente, alla luce di età e comorbidità": explain, please.
16.00 Discussione
16.30 Coffee break

2° SESSIONE: Tra effetti avversi e mancanza di EBM: istruzioni per limitare l'over-treatment e l' "harmful-treatment" del diabetico anziano fragile
16.45 Obiettivi cardiovascolari specifici e rischi del trattamento antipertensivo - antiaggregante e ipolipemizzante
17.05 Ipoglicemia, sarco/osteo-penia e disidratazione: limitazioni assolute e relative dei farmaci ipoglicemizzanti
17.30 Basal…stop: le "buone" associazioni alla terapia insulinica basale al giorno d'oggi
17.50 Discussione
18.45 Termine lavori

Sabato 13 Aprile 2019

3° SESSIONE: Gli "unmet needs" del diabetico anziano fragile nel territorio: presa in carico e gestione multidisciplinare
9.00 Limiti e difficoltà del management clinico del diabete nel paziente anziano istituzionalizzato
9.30 Il PDTA regionale declinato nel paziente diabetico con fragilità: linee di indirizzo specifiche

10.00 Discussione
10.30 Coffee Break

4° SESSIONE: Tra razionalizzazione terapeutica e palliazione metabolica: proposta di uno strumento di
prevenzione clinica qualificato e quantificabile, nel diabetico anziano fragile.
10.45 Proposta di studio pilota per la validazione clinica della scala di rischio "EUGANEA"
11.30 Discussione e condivisione con i Discenti per modifiche, integrazioni e proposte.
12.00 Tavola rotonda con take home messages e conclusioni
13.15 Discussione, consegna e compilazione questionario ECM