Calendario eventi - Corsi e congressi 2016

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LE NEUROSCIENZE IBLEE: tra clinica, innovazione, ricerca e formazione proiettate al futuro
13-14-15 Maggio 2016


Sede del Corso:
MEDITERRANEO PALACE HOTEL - RAGUSA

RAZIONALE

L’obiettivo di questo congresso consiste nel fornire gli aggiornamenti riguardanti il paziente affetto da patologie del sistema nervoso centrale e periferico, con una particolare attenzione alla malattia cerebrovascolare acuta e alla vasta gamma di sequele comunemente osservate nella fase post- ictale. In caso di ischemia cerebrale, la conoscenza dettagliata dell’anatomia del circolo cerebrale, dei fattori di rischio, delle manifestazioni cliniche, delle indagini diagnostiche e del decorso della malattia consente di elaborare un’accurata definizione del quadro patologico in atto e di formulare strategie terapeutiche e di prevenzione dettagliate e mirate. Nella maggior parte dei casi, è possibile risalire con facilità ai fattori che hanno determinato un evento acuto cerebrale. Tra i primi accertamenti utili a tale scopo occorre menzionare lo studio ultrasonografico con EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici, in grado di svelare la presenza di placche ateromasiche, di stenosi emodinamicamente significative e di occlusioni vasali. Un accurato esame cardiologico potrà mettere in evidenza patologie cardiache emboligene. L’ipertensione arteriosa ed il diabete mellito (spesso entrambi misconosciuti o trattati in maniera inadeguata) sono ben noti quali fattori di rischio per patologie vascolari. Quando non è possibile risalire alla causa di uno stroke, attraverso gli strumenti e gli esami comunemente utilizzati, è necessario proseguire con ulteriori indagini, in grado di metterci nelle condizioni utili alla definizione della sua eziopatogenesi. Cause rare di ictus sono la presenza di fattori genetici predisponenti, mutazioni dei fattori della coagulazione, malattie ematologiche comprendenti anomalie della coagulazione e patologie coinvolgenti gli elementi corpuscolati del sangue, malattie infiammatorie, dissecazioni arteriose, patologie metaboliche, cause iatrogene, eccetera. Approfondire la ricerca dei fattori “non comuni” predisponenti all’ictus avrà un’immediata ricaduta sulla prevenzione di ulteriori danni cerebrali. I pazienti con ictus ischemico o emorragico acuto vanno ospedalizzati, dato che un discreto numero di pazienti (10-20%) peggiora durante le prime ore, con un alto rischio di deterioramento e di maggiori complicanze internistiche e neurologiche. Lo stato clinico del paziente indirizza la più appropriata gestione. Il controllo e la prevenzione delle complicazioni mediche e neurologiche acute, subacute e croniche sono indicati nelle cure generiche. Inoltre, la gestione include terapie per le patologie concomitanti gravi che possono avere effetto sui risultati. I pazienti immobilizzati dovrebbero effettuare una serie di esercizi che comprendano una vasta gamma di movimenti per prevenire contratture o complicazioni ortopediche. Senza l’ausilio delle attuali strumentazioni neurodiagnostiche disponibili sarebbe, talora, complesso stabilire nelle fasi iniziali di un evento ictale la corretta diagnosi. È noto, infatti, che le neuroimmagini ci permettono di identificare se la causa è un’ischemia oppure un’emorragia cerebrale. È altrettanto vero che alcuni quadri patologici neurologici possono manifestarsi in maniera acuta, senza sintomi e segni premonitori, al punto da far sospettare un ictus cerebrale. Se, da una parte, un’appropriata anamnesi consente di indirizzare verso la giusta diagnosi (emicrania, paralisi di nervi cranici, ematoma subdurale, crisi epilettiche con paralisi di Todd, ipoglicemia disturbi funzionali, ecc), dall’altra non è raro osservare manifestazioni acute simili ad eventi ictali cerebrovascolari. È il caso di alcuni tumori cerebrali, poussée di sclerosi multipla, eccetera. Un problema importante per il medico di medicina generale (MMG) è rappresentato dai pazienti ad elevato rischio di ictus cerebrale, per i quali un’adeguata terapia preventiva può spesso scongiurare l’insorgenza di un evento circolatorio cerebrale. Ogni anno in Italia vi sono poco meno di 200.000 nuovi casi di stroke e circa 40.000 recidive, in soggetti con pregresso ictus o TIA, con conseguenze spesso particolarmente gravi. Il 15-30% resterà permanentemente disabile, il 15% circa avrà un secondo stroke entro un anno. La disabilità grave, l’elevata mortalità e il rischio di recidiva giustificano ampiamente un intervento di prevenzione secondaria dello stroke da parte del MMG. L’attuale approccio alla gestione di successo dei pazienti con ictus prevede che piani sanitari locali o regionali possano essere sviluppati, al fine di coinvolgere efficacemente ed efficientemente le diverse figure professionali, gli ospedali ed i servizi di emergenza territoriali. La riabilitazione è parte integrale del trattamento dei pazienti con ictus. Una chiave per un efficace trattamento riabilitativo è l’approccio da parte di un gruppo coordinato che preveda la partecipazione attiva di diversi specialisti della riabilitazione. Gestire efficacemente l’assistenza e la programmazione delle dimissioni può aiutare ad organizzare il prosieguo del trattamento dopo l’ospedalizzazione. Al fine di poter rilevare e quantificare la patologia carotidea e vertebrale, dal punto di vista clinico, lo studio con ultrasuoni rimane il metodo più accurato ed utile per valutare in modo non invasivo tali arterie. L’ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici e l’ecocolor Doppler transcranico sono indagini che, in mani esperte, permettono di esplorare in maniera affidabile ed economica le arterie extra ed intracraniche. Questo rappresenta in genere un passaggio preliminare nell’identificazione di un paziente con ictus ischemico che potrebbe essere sottoposto ad endoarteriectomia carotidea (TEA) o a posizionamento di stent. Altro importante capitolo di questo evento formativo riguarda l’utilizzo degli ultrasuoni in un ampio numero di patologie degenerative del sistema nervoso centrale. L’Ecografia Cerebrale permette, infatti, di esplorare il parenchima e fornire utilissime informazioni per una migliore caratterizzazione di complessi quadri clinici, spesso non facilmente diagnosticabili nelle fasi iniziali di tali malattie. Malattia di Parkinson e parkinsonismi atipici saranno, tra l’altro, il tema di un’altra importante sessione di questo congresso.


PROGRAMMA

Venerdì 13 Maggio 2016

8.30 Iscrizione dei partecipanti

9.00 Inaugurazione e Saluti

 

I SESSIONE Malattie cerebrovascolari e degenerative

9.00 Linee guida delle M. Cerebrovascolari acute

9.20 Trattamento trombolitico: stato dell’arte e sguardo al futuro

9.40 Linee Guida dei Nuovi trattamenti anticoagulanti (NAO):

- Il punto di vista del cardiologo

- Il punto di vista dell’internista

- Il punto di vista del neurologo

10.40 Stroke ed Epilessia

11.00 Stroke ed Emicrania

11.20 Coffee break

11.40 Ruolo degli esosomi nelle malattie neurodegenerative

12.00 Ruolo della Stroke Unit

12.20 Confini e linee d’ombra tra malattie cerebrovascolari e malattie degenerative: patogenesi e linee di ricerca.

12.40 Demenza vascolare

13.00 Parkinsonismo vascolare

13.20 Trattografia delle malattie cerebrovascolari e delle malattie extrapiramidali

13.40 Lunch

 

III SESSIONE Workshop teorico-pratico di neurosonologia

15.00 LECTURE “La Neurosonologia. Una metodica interdisciplinare. Attualità e prospettive”

15.20 Come eseguire lo studio dei tronchi sovraortici, dando uno sguardo ai principi fisici, alle apparecchiature ed alle sonde

15.40 Placche, stenosi, ostruzioni arteriose: come valutarle per un adeguato indirizzo terapeutico

16.00 Come eseguire lo studio dei vasi venosi cerebrali e del collo dando uno sguardo ai settaggi appropriati

16.20 Alterazioni del deflusso venoso: quando lo studio con ultrasuoni si rivela essenziale

16.40 Parkinson o parkinsonismo? Quando il neurologo si avvale degli ultrasuoni

17.00 Utilità della sonografia parenchimale transcranica in malattie non parkinsoniane

17.20/19.00 Sessione pratica con macchine ecografiche

 

Sabato 14 Maggio 2016

IV SESSIONE Diagnosi e misdiagnosi della malattia di Fabry e della sclerosi multipla

9.00 Introduzione alla Malattia di Fabry e linee di ricerca

9.20 Clinica della Malattia di Fabry:

- Ruolo del pediatra

- Ruolo del cardiologo

- Ruolo del nefrologo

- Ruolo del neurologo

- La Fabry in pazienti trapiantati M. Veroux

 

11.00 Clinica della Sclerosi Multipla e Malattia di Fabry: un problema di diagnosi differenziale

11.20 Le nuove Frontiere nella Malattia di Fabry G. Cammarata

11.40 Discussione

 

V SESSIONE Workshop teorico-pratico di neurogenetica (11.40-13.30)

12.00 Introduzione alla genetica

12.15 L’importanza della genetica nella clinica

12.30 Applicazione strumentale di Biologia Molecolare

12.45 Il futuro delle applicazioni di neuro genetica

13.00 Applicazione alla Neurologia

13.30 Lunch

 

VI SESSIONE Seminario di neurologia cognitiva e riabilitazione

15.00 La Neurologia cognitiva negli anni 2000

15.20 La Neurologia cognitiva nelle lesioni focali

15.40 La Neurologia cognitiva nelle lesioni diffuse

16.00 Approccio riabilitativo-cognitivo nelle lesioni focali

16.20 La riabilitazione neurologica: innovazioni e criticità

16.40 Cognitività e Sclerosi Multipla

17.00 La riabilitazione cognitiva in Neurologia: è finita l’era Jurassica G. Zappalà

17.30-19.30 Lettura Magistrale “La neurologia di genere. Sex, Gender and the Brain&quot;

 

Domenica 15 Maggio 2016

VII SESSIONE Ruolo assistenziale e formativo in neurologia degli psicologi, neurofisiopatologia

9.00 Neurofisiologia Pediatrica

9.30 Alimentazione e malattie neurologiche

10.00 Umanizzazione delle cure in neurologia.

11.00 Protocolli di intervento in neurologia. Ruolo del coordinatore infermieristico

11.40 Il laboratorio di neurofisiopatologia e il ruolo del tecnico nella diagnosi strumentale

12.20 Il potenziamento dell’Unità di Valutazione dell’Alzheimer. Un anno di servizi.

13.00 Fine dei lavori