ICTUS: Aspetti diagnostici, clinici, riabilitativi
Sabato 6 – Domenica 7 Giugno 2015
Sede del Corso:
Italiana Hotels – via Panebianco - Cosenza
RAZIONALE
Ogni anno, negli Stati Uniti e in Europa Occidentale continuano a verificarsi circa 1,75 milioni di nuovi casi di ictus ischemico. L'ictus cerebrale è responsabile del 30% circa della mortalità annuale e la maggioranza di questi ictus (circa l'85%) sono ischemici. In Italia si stima per il 2011 una incidenza di circa 190.000 nuovi ictus, di cui circa il 20% purtroppo muore nel primo mese successivo all'evento e circa il 30% sopravvive con esiti gravemente invalidanti. In pratica, nel nostro Paese si verifica un ictus cerebrale ogni 4 minuti. In un terzo circa dei casi, dopo l'evento acuto, la disabilità persiste per tutta la vita in modo più o meno invalidante, con un costo veramente importante tanto per il singolo individuo ed i suoi familiari, tanto per l'intera società. Dato che la maggior parte dei pazienti con ictus sono anziani e considerando la relazione diretta tra l'età e l'incidenza di ictus, il rapido invecchiamento della popolazione dei paesi industrializzati porterà ad un numero sempre più elevato di pazienti che, nei prossimi decenni, richiederanno terapie d'emergenza e a lungo termine. L'ictus ischemico, nella sua fase acuta, ha ancora una mortalità elevata ma la gestione della malattia, anche in Italia, sta rapidamente cambiando sia perché sempre più frequentemente il paziente con ictus viene indirizzato verso strutture con elevata specializzazione, sia perché nella classe medica e anche nella popolazione generale sta aumentando la consapevolezza e l'importanza di una adeguata prevenzione e riabilitazione. Se la terapia della fase acuta è decisiva nel ridurre la mortalità e la morbosità precoce, è in corso in parallelo uno straordinario sforzo per identificare sempre meglio il rischio di avere un primo ictus o di impedirne la recidiva. La terapia della fase acuta comunque, e successivamente i vari momenti del percorso riabilitativo, rivestono un ruolo di grande attualità e le sue potenzialità di sviluppo anche nel nostro Paese sono notevoli. La diffusione in tal senso, della cultura scientifica e di una adeguata formazione, sono il veicolo migliore affinché si possa ridurre la mortalità e l'invalidità correlate alla malattia, anche alla luce di recenti trials clinici che sembrano ampliare le finestra temporale utile per la possibile somministrazione della trombolisi.
Il Corso in oggetto intende far luce, sia sugli aspetti epidemiologici e diagnostici (strumentali e clinici) sia sugli aspetti del Post- ictus, la presa incarico del paziente, i percorsi riabilitativi motori, neuromotori, logopedici, occupazionale e psichici.
Sarà privilegiato uno stile formativo teso alla partecipazione attiva e fattiva dei partecipanti.
PROGRAMMA
Sabato 6 Giugno
ORA 08.00 – 08.30 Registrazione Partecipanti
08.30 – 11.00 Definizione del Concetto e Tipologie di Ictus- Storia, Epidemiologia, Clinica
11.15 – 13.45 La Diagnosi Clinica, La Diagnosi Strumentale, La Prognosi, La Prevenzione. Casi Clinici
14.30 – 17.00 La Riabilitazione Motoria e Neuromotoria Post Ictus: Il Progetto Riabilitativo, le figure coinvolte, la messa in atto del Progetto e la Prevenzione delle ricadute
17.15 – 19.45 Presentazione di Casi Clinici
Domenica 7 Giugno
08.30 – 11.00 La gestione logopedica del paziente post-ictus: La valutazione logopedica del paziente post- ictus. Il bilancio logopedico. La presa in carico;
11.15 – 13.45 Metodologia dell'intervento logopedico: Afasia / Disartria / Disfagia
14.30 – 17.00 Definizione e Principi della terapia Occupazionale – La Terapia Occupazionale nel Post- Ictus
17.15 – 19.45 Le Linee Guida SPEAD e le tecniche di Intervento
19.45 Verifica Apprendimento – Valutazione Evento