Calendario eventi - Corsi e congressi 2019

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MASTER CLASS DI RADIOLOGIA 2019 
4-5 luglio 2019 

Sede del Corso:

HOTEL LINK 124 - Parma

 

RAZIONALE
Le interstiziopatie polmonari, note anche come malattie interstiziali polmonari o pneumopatie infiltrative diffuse, insorgono come conseguenza del danneggiamento delle cellule che circondano gli alveoli (sacche d'aria presenti nei polmoni), portando a infiammazione diffusa e fibrosi (danneggiamento) del tessuto polmonare. Vi sono oltre 300 diverse patologie classificate come interstiziopatie polmonari. La maggior parte di esse è decisamente rara. Tra quelle più diffuse, si ricordano: - sarcoidosi; - fibrosi polmonare idiopatica; - alveolite allergica estrinseca (nota anche come polmonite da ipersensibilità); - interstiziopatia polmonare associata a connettivite; - pneumoconiosi; - interstiziopatia polmonare dovuta a farmaci utilizzati nella cura di altre patologie. Alcune interstiziopatie polmonari, in particolare la sarcoidosi, colpiscono anche altri organi. Lo studio della prevalenza delle interstiziopatie polmonari risulta difficile, perché non sempre è possibile ottenere una diagnosi specifica. Alcuni studi suggeriscono che la somma dei casi di fibrosi polmonare idiopatica e di sarcoidosi rappresenta il 50% di tutte le interstiziopatie polmonari. Tra gli esami fondamentali per la diagnosi delle interstiziopatie polmonari ci sono la radiografia al torace e la TAC (tomografia assiale computerizzata). Nelle persone affette da queste patologie, gli esami mostrano la presenza di noduli fini diffusi, opacità generalizzata o strutture "a rete". Una TAC ad alta risoluzione può aiutare a definire la tipologia specifica di interstiziopatia, tramite un'analisi del tipo e dell'estensione delle opacità rilevate attraverso le tecniche di imaging. Negli stadi avanzati di fibrosi polmonare, i polmoni possono assumere un aspetto "a nido d'ape" a causa dell'esteso danneggiamento degli alveoli e dello sviluppo di spazi cistici al loro interno. Anche le valutazioni della funzione polmonare e dei livelli di ossigeno nel sangue sono importanti per la diagnosi ed il monitoraggio dell'evoluzione delle interstiziopatie polmonari. In alcuni casi, per ottenere una diagnosi più accurata si ricorre alla biopsia polmonare, un esame che consiste nel prelievo e nell'analisi di piccoli campioni di tessuto polmonare. Tuttavia, il costante miglioramento della qualità delle tomografie assiali rende meno frequente la necessità della biopsia. Il trattamento delle interstiziopatie polmonari include farmaci antinfiammatori (come ad esempio gli steroidi) e farmaci antifibrotici. Questi farmaci sono soprattutto efficaci nel trattamento di sarcoidosi, alveolite allergica estrinseca e alcune delle interstiziopatie polmonari più rare. Tuttavia, sono poco efficaci in caso di patologie come la fibrosi polmonare idiopatica. Negli stadi più avanzati di questa patologia i pazienti potrebbero aver bisogno di seguire un programma di riabilitazione respiratoria. Nonostante le terapie, alcune forme di interstiziopatia polmonare peggiorano progressivamente, rendendo necessario un trapianto di polmoni. La sopravvivenza varia enormemente a seconda del tipo di interstiziopatia. È stato dimostrato che a 5 anni dalla diagnosi, solo il 20% dei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica è ancora in vita, mentre per i pazienti affetti da alcune forme di polmonite da ipersensibilità o sarcoidosi la percentuale sale all'80- 100%.

Questo corso si propone di fornire ai discenti una preparazione medio-avanzata, teorica e pratica, per la
lettura degli esami di tomografia computerizzata ad alta risoluzione (HRCT) dei pazienti affetti dalle più
rare o comuni malattie infiltrative polmonari.
L'enfasi verrà posta sulla collocazione della valutazione HRCT nel contesto della diagnosi
multidisciplinare clinico-radiologica-patologica.
Il corso è composto da lezioni frontali standard intervallate da sessioni pratiche coordinate e
supervisionate dai docenti con lo scopo di:
- Formazione di radiologi Expert
- Creazione del Network
- Formazione di formatori per fare crescere altri radiologi.

 

PROGRAMMA

4 luglio 2019

Welcome Coffee
13.30 Apertura della segreteria e registrazione partecipanti.
13.45 Presentazione del Progetto. Sverzellati
14.00 Approccio alla diagnosi delle interstiziopatie: 'a survival guide'. Sverzellati
15.00 Il punto di vista del pneumologo Bertorelli
15.30 Discussione
16.00 L'approccio diagnostico per patterns: è ancora valido? Palmucci
16.30 Inquadramento delle patologie fibrosanti Sverzellati
17.00 Inquadramento delle patologie non fibrosanti. Silva
17.30 Discussione
18.00 Le malattie polmonari molto rare Palmucci
18.30 La sarcoidosi e le pneumoconiosi. Sverzellati
18.30-19.00 Discussione finale e conclusione della prima giornata.

 

5 luglio 2019

WORKSHOP: 3 gruppi, ciascuno ad un monitor touch screen.
Durante il Corso verranno proposti e discussi con modalità multidisciplinare ed interattiva alcuni casi clinici di patologia fibrosante diffusa del polmone con obiettivo di differenziare la Fibrosi polmonare idiopatica (IPF) dalle altre possibili malattie fibrosanti.
La TC ad alta risoluzione (HRCT) rappresenta lo strumento chiave per la diagnosi non invasiva potendo evitare nel casi "definite" il ricorso alla biopsia. Durante il Corso, verrà peraltro descritta la Criobiopsia, recente metodica bioptica emergente nella diagnosi bioptica, se necessario, di tali patologie.

9.00 Casistica ragionata: discussione casi clinici Sverzellati
11.00 Il CAD nelle malattie diffuse polmonari. Silva

11.30 Coffee Break

11.45-13.15 Discussione finale e chiusura della giornata.