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Dolore sul territorio

29 giugno 2013
Sede del Corso:
Ordine dei Medici di Agrigento

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RAZIONALE
L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce la tutela della salute come fondamentale diritto dell'individuo ed
interesse della collettività. La legge 38 del 15 marzo 2010 stabilisce il diritto del cittadino ad accedere alle cure
palliative e alla terapia del dolore, garantisce il rispetto e la dignità della persona umana, il bisogno di salute, l’equità
nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze. Garantisce,
inoltre, un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale alla persona malata e alla sua famiglia. Con la
pubblicazione della Legge n° 38 del 2010, è cambiato il modo di gestire e trattare il Dolore in Italia. Si è facilitata la
prescrivibilità degli analgesici e soprattutto è cambiato l’approccio diagnostico e terapeutico sul Dolore e la valutazione
del sintomo “dolore”. A dispetto di quanto stabilito per Legge, recenti indagini condotte a livello europeo, che hanno
visto coinvolti anche pazienti italiani, hanno messo in luce come i malati di dolore siano, in realtà, poco e mal trattati: i l
94% dei pazienti riferisce di provare dolore con intensità moderata – severa nonostante una terapia in corso nel 75% dei
casi. Questo significa vivere mediamente 5,9 anni con un dolore continuo; e questo periodo – già incredibilmente lungo
- diventa eterno in 1/5 dei pazienti intervistati, nei quali il dolore diventa una costante per un periodo superiore a 20
anni della loro vita. Un altro aspetto da sottolineare è che, quando si parla di terapia del dolore e dolore cronico, i più
ritengono che sia una problematica legata al paziente con patologia oncologica; nella realtà artrite e osteoartrite, invece,
rappresentano circa il 40% dei casi di dolore cronico d’intensità severa. Questi dati europei sono stati confermati anche
da recenti studi, condotti su pazienti italiani affetti da dolore dove si è evidenziato che solo il 18% di questi avesse un
adeguato controllo della sintomatologia algica grazie alla terapia in atto e come modificando la via somministrazione o
il dosaggio impiegato, si potesse apportare ad un rapido e significativo miglioramento. Recenti indagini condotte in
merito al consumo dei farmaci per il trattamento del dolore cronico, hanno messo in luce come in Italia sia ancora molto
marcato l’impiego di FANS e paracetamolo, mentre l’utilizzo di farmaci oppiodi sia ancora ridotto, specialmente in
alcune importanti regioni italiane quali Lazio, Campania, Puglia, Sicilia. Scopo di questo convegno è quello, quindi, di
indagare, mediante il confronto tra specialisti del settore, le cause di questa inadeguatezza terapeutica, al fine di
identificare comportamenti correttivi per garantire, non sono un doveroso controllo del dolore, ma anche un’accettabile
qualità di vita di questi malati e dei loro familiari.

PROGRAMMA
8:00
Dr Alongi
Saluto e presentazione legge 38

8:30
Dr Corsello
Il dolore osteoarticolare

9:00
Dr Baldacchino
Appropriatezza prescrittiva

9:30
Dr Romeo
Scala OMS sul dolore

10:00
Coffe break

10:15
Dr. Pizzo
Oppiacei: effetti indesiderati di una terapia troppo spesso demonizzata

10:45
Casi clinici:
-Dr Lamia
Riabilitazione post chirurgica
-Dr Martinico
Tunnel carpale
-Dr Palma
Riabilitazione ginocchio

13:30
lunch

14:30
Questionario

15:00
fine lavori